MACT/CACT Suisse enjoys the financial and cultural support of Repubblica e Cantone del Ticino/Swisslos, City of Bellinzona, Alfred Richterich Stiftung Kastanienbaum, the Berla Art Collection, Friends of MACT/CACT, the Artists.
18 October 2010
CACTyou! fanzine #0
CACTyou! Fanzine #0
“To recognize the impressive sociological, political and cultural liberating power of art!”
Already now and regularly beginning in 2011 the CACT Centre of Contemporary Art in Canton Ticino launches beside the exhibition season a new program of events, lectures, video screenings and book presentations. At the same time, already starting in November, the Centre will be publisher every three months of a special editorial product: the CACTyou! Fanzine. Entirely hand-made and limited edition (70 issues), the Fanzine is a Carte Blanche, carried out by International artists by invitation. The number 0 of CACTyou! Fanzine (November 2010) is conceived and made by the artist Pier Giorgio De Pinto and entitled PERSONA. Besides, this first edition contains a special project flyer (A3), Faccialibro (Facebook), signed by the artist.
The CACTyou! Fanzine #1 (February 2011) will be carried out by Aglaia Haritz.
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Già da ora e a partire in maniera regolare dal 2011 il CACT Centro d’Arte Contemporanea Ticino lancia, parallelamente alla sua stagione espositiva, un programma di eventi, conferenze, rassegne video e presentazioni di libri. Contemporaneamente alla scaletta di manifestazioni, il Centro dà vita, a partire dal mese di novembre, a uno speciale prodotto editoriale trimestrale: la CACTyou! Fanzine. In tiratura limitata (70 esemplari) ed eseguita interamente a mano, essa è una Carte Blanche che il CACT affida ad artisti internazionali su invito. Il numero 0 di CACTyou! Fanzine (novembre 2010) è realizzato per l’occasione dall’artista Pier Giorgio De Pinto e titolato PERSONA. Questa prima edizione contiene, inoltre, un progetto speciale in formato A3, Faccialibro, firmato dall’artista.
La CACTyou! Fanzine #1 (febbraio 2011) verrà realizzata dall’artista Aglaia Haritz.
Mario Casanova, 2010
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