30 July 2011

Francesca Guffanti's CACTYou! Fanzine #3 NEW!!!





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Il terzo numero della CACTyou! Fanzine è in uscita. Interamente realizzata dall’artista Francesca Guffanti, essa è una rilettura personale e analitica della favola di Cappuccetto Rosso, aggiungendo alla versione dei fratelli Grimm e a quella di Perrault, le sue visioni oniriche, nostalgiche e particolareggiate.


Così si esprime la Stessa Francesca Guffanti: "Più lavoro su questa fiaba e su questi personaggi, più mi pongo delle domande; più vado avanti e più tutto mi sembra ambiguo.

All’inizio era la fiaba, il classico c’era una volta. L’ho affrontata giocando e ripercorrendola con le immagini, facendo recitare ad amici alcune parti che ritenevo salienti. Abbiamo riso ed io sono ritornata bambina, la Cappuccetto Rosso che sperimenta ed è curiosa, che si avventura nei sentieri del bosco e della pittura.

E’ nata così la sala di Cappuccetto Rosso al CACT.

Poi la fanzine, con l’idea di approfondire.

Pur amando la sala al CACT, al momento di riprendere in mano il materiale, improvvisamente la fiaba mi è sembrata astratta, i personaggi stereotipati, non mi parlavano più.

A distanza di pochi giorni, tutte le domande che mi ponevo durante la preparazione della mostra (che vertevano sulla differenza di finali tra le due versioni dei fratelli Grimm e quella di Perrault) e alle quali non avevo trovato risposta, hanno scavato una voragine. Ed io mi sono trovata arrabbiatissima con Cappuccetto Rosso, col lupo, col cacciatore, la nonna e la mamma.

Sono personaggi che mi hanno creato rabbia e frustrazione, la voglia di scuoterli.

E sono tornati vivi. Ho dialogato con loro.

Così la fiaba mi è parsa un luogo di relazioni ambigue, ancora vitale ma violenta e quasi incontenibile nella relazioni possibili.

E’ chiaro che Cappuccetto Rosso è un personaggio vitale , si mette nei guai per la sua curiosità. E’ una bambina, è un’adolescente. E’ tosta, e lo è anche nella sua parte negativa.

Ho sentito che era viva ma anche morta. Ho dovuto dipingerla morta.

Ho visto donne picchiate, coi volti tumefatti. Ho visto donne androgine, quasi non potessero sopportare la loro femminilità. Sento la loro presunta colpa infiltrarsi sotto la mia pelle e soffro con loro, ma mi arrabbio.

Ora che i personaggi sono vivi e mi parlano io ho meno risposte di prima, solo domande.
Cappuccetto Rosso può rinascere, morire, essere salvata da un buono o da un cattivo cacciatore, salvarsi con la nonna. Cappuccetto Rosso è vitale e suicida. Ciascuno troverà il suo finale: io li sposo tutti."

Composta da 36 pagine (tiratura limitata a 70 esemplari) con illustrazioni a colori e confezionata all’interno di una scatola appositamente realizzata all’uopo, la fanzine contiene un’acquaforte originale numerata e firmata dall’artista, e timbrata dal laboratorio di stampa L’Impressione di Locarno.


La fanzine può essere ordinata al prezzo di CHF 35.- più spese di spedizione, scrivendo a CACT Centro d’Arte Contemporanea Ticino.





The third issue of CACTyou! Fanzine is now going to be released. Completely conceived and hand-made by the artist Francesca Guffanti, this last editorial product is a personal reinterpretation of the fairy tale Little Red Riding Hood, in which Mrs Guffanti adds to the Grimm’s and Perrault’s versions her dreamful, nostalgic and analytical visions.


 










Francesca Guffanti: “The more I work on this fairy tale and these characters the more questions come to mind.

The more I progress, the more it becomes ambiguous.

In the beginning there was the fairy tale, once upon a time… I faced it by playing and running through it with images, asking some friends to play some parts of the story that I thought were crucial.

We laughed and I returned a child, a curious Little Red Riding Hood, and walked across the forest and the painting tracks.

This is how the CACT room based on Little Red Riding Hood was born.

The fanzine was born with the idea of deepening it, although I loved that room, when I restarted handling the material, the tale looked suddenly abstract to me and the characters sounded stereotypical: they didn’t talk to me anymore.

After a few days all the questions that had come to mind whilst preparing the exhibition (questions about the different ways the tale ends, according to the two Grimm versions and the Perrault’s one) that had no answer, excavated a chasm. And I found myself very angry with Little Red Riding Hood, the wolf, the hunter, the mother and the grandmother.

All these characters infused me with anger and frustration, and the will to shake them.

So they came alive again. I talked to them.

The story looked to me like a world of ambiguous relationships, still alive and almost uncontainable in these possible relationships.

It is clear that Little Red Riding Hood is lively and gets in trouble because of her curiosity. She is a child, she is a teenager.

She is tough, and also in her negative side.

I felt she was both alive and dead. I had to portray her as dead.

I saw beaten women, with swollen faces.

I saw androgynous women, as if they could not face their femininity. I feel their supposed guilt getting under my skin and I suffer with them, but I also become angry.

I imagine family blackmails and connivance.

Now that characters are alive and talk to me, I am left with more questions than answers.

Little Red Riding Hood can revive, she can be saved by a bad or a good hunter, she can save herself with the grandmother or die.

Little Red Riding Hood is both alive and suicidal.

Everyone can find their own end, I feel that all are true.


The fanzine is assembled with 36 four-colour pages (limited edition of 70) inside a box especially constructed for the purpose. The fanzine contains an original etching, numbered and signed by the artist as well as imprinted with the impression laboratory logo of L’Impressione, Locarno.


 

The fanzine can be ordered at CACT Centro d’Arte Contemporanea Ticino. Price CHF 35.- excl. shipping costs.


25 July 2011

ATTIVITA' DIDATTICHE AL CACT Centro d'Arte Contemporanea Ticino. AUTUNNO 2011

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Iniziano le attività didattiche promosse dal CACT Centro d’Arte Contemporanea Ticino.





Inizialmente l’area di interesse si concentra in particolare sul ‘management’ di artisti visivi/fotografi/illustratori/ performer/attori e curatori con corsi combinati di:



Promozione e diffusione del proprio lavoro attraverso il web.
  1. Gestione digitale del proprio archivio professionale. Per opere sia fisiche (pittura, scultura, fotografia analogica, scrittura critica, progetti curatoriali) che digitali (installazioni multimediali, performance, immagini digitali, videoarte, film e cortometraggi, arte interattiva).
  2. Come creare un proprio blog e promuovere il proprio lavoro.
  3. Come presentare e inserire in rete il proprio lavoro artistico attraverso foto, video, slideshow, e-book sfogliabili.
  4. Come creare un book/catalogo sia virtuale sia cartaceo dei propri lavori artistici (ideazione layout, editing digitale dei contenuti ed eventuale stampa cartacea).
  5. Come preparare i file per andare in stampa con le aziende di stampa digitale (profili colore e settaggi dei file di stampa). Studio dei materiali e supporti  di stampa, tecniche di stampa digitali e tradizionali.
  6. Come preparare i file video per archiviare il proprio lavoro. Preparazione dei formati digitali video, compressioni, profili e supporti per far realizzare, da aziende specializzate, un archivio video in betacam.
  7. Creazione di un Blog e di una pagina personale nel social networking. Hobby e passioni amatoriali da presentare nel web.
  8. Preparare i contenuti multimediali: Editing base di correzione fotografica e montaggio video con i programmi forniti in dotazione con un PC o con un Mac.



Essi possono essere combinati con corsi paralleli di informatica per l’utilizzo di:

  1. Piattaforma Windows e sue dotazioni di base (programmi ed applicazioni multimediali)
  2. Piattaforma Mac e sue dotazioni di base (programmi ed applicazioni multimediali)
  3. Navigazione Internet con i principali browser. Ricerche con i principali motori di ricerca.
  4. Pacchetto Microsoft Office base per Word, Excel, Power Point
  5. Uso della stampante e preparazione file di stampa
  6. Fotografia digitale, preparazione file (dalla fotocamera al computer), editing, diffusione via web e stampa cartacea.
  7. Video digitale, preparazione file, (dalla telecamera al computer), editing, diffusione via web e creazione di un supporto DVD.



Corsi intermedi di base/avanzati per grafica e multimedia con: 
  • Adobe Photoshop
  • Adobe Premiere
  • Apple Final Cut
  • Adobe Illustrator
  • Adobe InDesign



Per le specifiche di ogni corso (costo, durata, luogo di svolgimento) si prega di cliccare sul presente link.

[Prezzo ridotto per tesserati CACT]




The CACT Centre of Contemporary Art in Canton Ticino is promoting didactic activities during Autumn 2011.



The main framework of this training focuses in particular on the ‘management’ for visual artists/photographers/ illustrators/performers/actors and curators. The courses can be possibly combined with the following disciplines:



  1. Promotion of your own work through the web.
  2. Digital management of your own professional archives for such work as painting/sculpture/analogic photography/critical texts/curatorial projects or digital ones like multimedial installations, performance, digital images, video art, film and short films, interactive art.
  3. How to create your own blog and promote your own work.
  4. How to present and put in Internet your own artistic work through photos, video, slideshow, e-book to leaf through.
  5. How to create a book/catalogue, both virtual as well as on paper, of your own art works (layout design, digital editing of the contents ready to be printed on paper).
  6. How to prepare files for companies ready to be printed digitally (colours, files set-up etc.). Acknowledge of printing equipment, techniques of digital and traditional printing.
  7. How to prepare video files in order to record your own work. Preparation of the digital video formats, as well as compressions, profiles and supports in order to make – through professional business – a Betacam video records.
  8. How to create a Blog and a personal profile within a social Network. How to introduce and present yourself in Internet.
  9. How to set up multimedial contents: basic knowledge of photographic correction, video editing (with PC or Mac compatible programs).




The previous mentioned courses can be combined with parallel ones about computer science as it follows:



  1. Platform Windows and its programs as well as multimedial applications.
  2. Platform Mac and its programs as well as multimedial applications.
  3. Internet navigation using the main browsers. Researches with the main search engines.
  4. Basic package Microsoft Office for Word, Excel, Power Point.
  5. Use of the printer and preparation of the files to be printed.
  6. Digital photography, preparation of files (from photo camera to computer), editing, web and print on paper.
  7. Digital video, preparation of files (from film camera to computer), editing, web and creation of a DVD.



Basic/advanced intermediate courses of graphic designer and multimedia with:



  • Adobe Photoshop
  • Adobe Premiere
  • Apple Final Cut
  • Adobe Illustrator
  • Adobe InDesign



[Reduced fee for CACT's members ]

02 July 2011

GIOVANNI DAL MONTE. TRA MUSICA E VIDEO.

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Il CACT Centro d’Arte Contemporanea Ticino Vi invita cordialmente alla conferenza-dibattito

GIOVANNI DAL MONTE. TRA MUSICA E VIDEO.
Gli ospiti sono Giuseppe Carrubba, Giovanni Dal Monte e MaQs Rossi

Sabato 9 luglio 2011, ore 18.00

ENTRATA LIBERA 



Giuseppe Carrubba, critico d’arte e curatore, interviene al CACT sul tema della musica elettronica, della letteratura e dell’arte visiva in rapporto alla musica di Giovanni Dal Monte aka La Jovenc. Il cinema e la danza contemporanea, insieme al blues e al jazz, rappresentano il punto di partenza di un percorso iconografico di suoni e visioni per una musica evocativa ad alto potere visionario, basata sulla contaminazione tra generi musicali ed artistici.

La videoarte di Pier Giorgio De Pinto e di Devis Venturelli, il cinema di Bruce LaBruce, l’arte di Bertozzi & Casoni sono alcune tra le collaborazioni più importanti, dove le suggestioni musicali stabiliscono sinergie e parallelismi in ambito visivo.

MaQs Rossi, musicista con una formazione di ingegnere del suono, compone canzoni, dopo aver studiato sassofono, in rapporto allo studio delle modalità espressive della propria voce. Ha collaborato con musicisti hip hop della scena underground del nord Italia e della Svizzera italiana, come la formazione Ciemme di Lugano con cui ha inciso l’album Ultima Dea nel 2010.

Dopo diverse collaborazioni sotto forma di featuring con produttori musicali, decide di iniziare, nel febbraio del 2011, un progetto solista con canzoni nuove basate sulla ricerca della voce come suono principale, con un lavoro dal titolo Vocal EP pubblicato da qualche giorno. È tecnico del suono allo Star Studio Sound di Riva S. Vitale, Lugano,  e collabora con la Radiotelevisione della Svizzera italiana.

Pier Giorgio De Pinto, artista visivo e coordinatore del CACT, è il moderatore dell’incontro e del dibattito.
La serata, corredata da proiezioni e brani musicali, sarà seguita da un rinfresco all'aperto.

RSVP – Per questioni organizzative, Vi preghiamo cortesemente di voler notificare la Vostra presenza inviando un mail a CACT Centro d'Arte Contemporanea Ticino


CACT Centro d’Arte Contemporanea Ticino cordially invites you to the lecture-round table

GIOVANNI DAL MONTE. BETWEEN MUSIC AND VIDEO.
The guests are Giuseppe Carrubba, Giovanni Dal Monte and MaQs Rossi

Saturday 9 July 2011 at 6.00 p.m.

ADMISSION FREE

Giuseppe Carrubba, art critic and curator, lectures at CACT about electronic music, literature and visual art in relation to the music of Giovanni Dal Monte aka La Jovenc. Cinema and contemporary dance, as well as blues and jazz, depict the beginning of an iconographic way of creating sounds and visions for an evocative and highly visionary music, based on the contamination among a variety of musical and artistic styles.



The video works by Pier Giorgio De Pinto and by Devis Venturelli, the cinema by Bruce LaBruce, the art by Bertozzi & Casoni are just some of his most important collaborations, where the musical influences set up synergies and parallelisms within the framework of the visual.

MaQs Rossi, musician with an education as sound engineer composes songs – after studying saxophone – in relation to the expressive qualities of his own voice. He has collaborated with hip hop musicians within Northern Italy underground scene, as well as Southern Switzerland, like for instance the group Ciemme of Lugano, with whom he recorded the album Ultima Dea in 2010.

After different featuring collaborations with music producers, he decides to start in February 2011, a project as a soloist made with new songs. This is based on the research around the voice as a main sound. The new work entitled Vocal EP has been recently published. MaQs Rossi works as sound technician at the Star Studio Sound in Riva S. Vitale, Lugano, and collaborates with the Swiss Radio and Television broadcasting.

Pier Giorgio De Pinto, visual artist and coordinator of CACT, is the moderator of this lecture-round table.
At the end of the discussion supplied by video projections and music fragments, an outdoor bar follows.

RSVP – In order to organize this event at its best, we kindly ask you to notify your attendance by sending an e-mail to CACT Centre of Contemporary Art in Canton Ticino

01 July 2011

LIVE! - L'ARTE INCONTRA IL ROCK di Giuseppe Carrubba


LIVE! - L'ARTE INCONTRA IL ROCK
di Giuseppe Carrubba, ISSN 1127-4883 BTA - Bollettino Telematico dell'Arte, 30 Giugno 2011, n. 613




GILBERT & GEORGE, Being, 1988
ecoline su stampa fotografica, 242 x 152
Courtesy Collezione Alessandro Grassi, curatore dottor P. Leccese

La mostra LIVE! - L’arte incontra il rock racconta il dialogo tra l’arte contemporanea e la musica rock e come questo abbia creato un universo culturale significativo nell’interpretazione dello spirito del tempo.
La dimensione della performance che si è affermata nelle arti visive negli anni Sessanta ha rappresentato un elemento di congiunzione tra i due ambiti attraverso le differenti discipline come la pittura, la scultura, la fotografia, il cinema, la videoarte e le contaminazioni con lo sviluppo delle altre forme visive che vanno dell’installazione al videoclip e che trovano affinità e rappresentazione estetiche con le esibizioni live dei concerti musicali di quegli anni.
Nel 1969 Harald Szeemann curava la mostra When Attitudes Become Form, alla Kunsthalle di Berna, e stabiliva un modello operativo di curatela, per gli anni a venire, che apre nuovi orizzonti all'arte contemporanea in rapporto allo spazio espositivo che diventa un'opera a sé e alle idee degli artisti.
La mostra Live! parte proprio dalla fine degli anni Sessanta, gli anni di Woodstock, dei Beatles che si esibiscono sul tetto della casa discografica Apple, gli anni della diffusione delle utopie e subito dopo della loro caduta.
Significativa è la Spiral Jetty di Robert Smithson, opera simbolo della Land Art, che testimonia l'invasione della natura da parte dell'arte; questo tipo di creatività viene in mostra correlata al suono dei Pink Floid. Gli anni Settanta sono anche gli anni di David Bowie e di tutto il lavoro performativo, estetico e simbolico che viene elaborato sul tema del corpo che oltrepassa il concetto di genere, come nell’artista Urs Lüthi che nel 1973 alla mostra Contemporanea curata da Achille Bonito Oliva presenta un lavoro sul tema del corpo come performance artistica e teatrale. Contemporanea si è affermata come una sintesi del panorama delle esperienze d’arte d’avanguardia sulla ricerca artistica radicale, estetica ed ideologica. L’aspetto multidisciplinare ha reso questa manifestazione parallela alle altre grandi manifestazioni come Documenta a Kassel e la Biennale di Venezia.
La contaminazione tra i generi prosegue con le sperimentazioni elettroniche di Nam June Paik che nel video suona insieme a Joseph Beyus.
La mostra Bad Painting del 1978 ospitata al New Museum di New York segna un nuovo periodo espressivo dove ai musicisti e ai pittori non viene più chiesto di saper suonare e dipingere seguendo le regole prestabilite. Da questa nuova estetica legata alla follia e alla sporcizia nasce il fenomeno punk dei Sex Pistols che con le loro provocazioni hanno rinnovato il linguaggio del rock e l’immaginario collettivo.
Sempre seguendo in modo cronologico questo percorso tra rock e arte contemporanea si arriva agli anni Ottanta dove bellezza, kitsch ed edonismo trovano nella pittura la massima espressione con la transavanguardia e l'arte metropolitana. La pittura della transavanguardia è stata consacrata in Italia con l'affermazione di artisti come Paladino, Clemente, Chia, Cucchi e De Maria, presenti alla Biennale di Venezia nella sezione Aperto 80 ideata da Achille Bonito Oliva e Harald Szeemann.
Il postmodernismo in architettura e nel design viene documentato dal lavoro di Alessandro Mendini che ha portato avanti il concetto di una poetica a favore della versatilità, trasversalità e dinamicità; utopia e alchimia sono alla base del suo alfabeto visivo.
Jean-Michel Basquiat e Keith Haring rappresentano le star del graffitismo negli anni in cui Madonna cantava Like a virgin, diventando l’icona sexy del pop al femminile. La sua immagine e la sua musica arrivano a livello globale grazie a MTV e ai videoclips che hanno cambiato le modalità di fruizione della musica.
La caduta del muro di Berlino, tema presente nelle opere dell’artista russo Leonid Sokov, è l’evento del più significativo del 1989 e trova la sua metafora sonora e visiva in The Wall, un album dei Pink Floid del 1979 e dell’omonimo film di Alan Parker, del 1982.
Gli anni Novanta sono ricordati nel 1991 al Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato con una importante mostra: Una scena emergente. Sono gli anni in cui Matthew Barney, artista visivo e visionario, e Bjork, sua compagna di vita e di suggestioni, musicista elettronica colta e raffinata, collaborano attraverso sensibilità comuni.
Nel 1992 la mostra Post human a cura di Jeffrey Deitch al FAE – Musée d’Art Contemporain di Losanna ha segnato un’epoca tra mimetismo e simulazioni, ingegneria genetica e chirurgia, estensioni cerebrali e alterazioni del corpo determinando la nuova estetica e politica del corpo nel villaggio globale.
Bjork nel 1999 canta il brano All is Full of Love e Chris Cunningham ne realizza un video dove due robot di genere femminile si scambiano tenere effusioni, secondo un’iconografia che trae ispirazione dai fumetti giapponesi; nel 2001 il video sarà presentato alla Biennale di Venezia.
Un’altra mostra importante, sempre all’interno di questo percorso espositivo, è Sensation del 1996 dove si pone alla ribalta la nuova scena artistica inglese ed in particolare il lavoro di Damien Hirst. Nei club si diffonde in musica il Britpop, un suono nato dalla scena indipendente ed underground del Regno Unito, che mescola sonorità psichedeliche alla new wave o alla dance music, sfruttando le nuove tecniche del suono.
La mostra, senza aver la pretesa di essere esaustiva e con tanti vuoti importanti, si chiude con il Duemila, con la figura di Michael Jackson e con un interrogativo sul futuro del rock e dei suoi miti.
Probabilmente finisce così il periodo dei grandi eventi, con la morte del re del pop e con l’evocazione dell’ultimo concerto This is it: lo spettacolo che non c’è mai stato.

LIVE!
L’arte incontra il rock
a cura di Luca Beatrice e Marco Bazzini


CENTRO PER L'ARTE CONTMEPORANEA LUIGI PECCI
Viale della Repubblica 277, Prato
Tel. +39 0574 5317
Email: info@centropecci.it

Dal 21 maggio al 7 agosto 2011

Arte:
Alighiero Boetti, Marco Lodola,Yoko Ono, Pattie Boyd, Andy Warhol, Robert Indiana, Ira Schneider, Gianfranco Gorgoni, Matteo Guarnaccia, Paolo Icaro, Franco Vaccari, Giulio Turcato, Marcello Jori, Dennis Oppenheim, Giuseppe Chiari, Joan Jonas, Luciano Giaccari-MUel Videoteca Giaccari Varese, Urs Lüthi, Luigi Ontani, Victor Vasarely, Iain Forsyth & Jane Pollard, Peter Christopherson,William English, Jamie Reid, Linder, Martin Kippenberger, William Wegman, Patti Smith, Robert Mapplethorpe, Sandro Chia, Nicola De Maria, Alessandro Mendini, Massimo Iosa Ghini, Nam June Paik, Joseph Beyus, Edo Bertoglio, Jean-Michel Basquiat, Keith Haring, Francesco Clemente Robert Longo, Mark Kostabi, Paul Tschinkel-Innertube, Anton Corbijn, Malick Sidibé, Cheri Samba, Lonid Sokov, Thomas Billhardt, Nan Goldin, Massimo Kaufmann, Gilbert&George, Fischli&Weiss, Efrem Raimondi, Stefano Arienti, Marco Cingolani, Daniele Galliano, Massimo Barzagli, Raymond Pettibon, Karen Kilimnic, Pruitt-Early, Daniel Johnston, Richard Kern, Cindy Sherman, Christian Marclay, Macelo Gutman, Richard Billingham, Marc Quinn, Sam Taylor-Wood, Damien Hirst, Stanley Donwood, Aernout Mik, Tony Oursler, Nico Vascellari, Emanuele Becheri, Fausto Gilberti, David LaChapelle, Gianni Molaro
 
Musica:
The Beatles, Rolling Stones, Pink Floyd, David Bowie, Sex Pistols, Bob Marley, Renato Zero, U2, Vasco Rossi, Elvis Costello,The Buggles, Roger Waters, Nirvana, Blur, Oasis, Gorillaz, Bjork, Radiohead, Michael Jackson.

Catalogo con testi di Luca Beatrice e Marco Bazzini, edito da Rizzoli
 

La mostra è promossa dalla Regione Toscana e dal Comune di Prato
con il sostegno di ASM, Consiag e della Banca Popolare di Vicenza

con il contributo di Ceres, Fender – M. Casale Bauer
e con la partnership di MTV Classic (canale 705 di SKY)


Foto courtesy Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci, Prato