Amae/Davide Allieri - MYBODYISYOURBODYPROJECT (HOW MANY DROPS FOR CHAOS?)
Performance dal vivo, sabato 26 gennaio 2013, dalle 10:00 alle 22:00.
Performance dal vivo, sabato 26 gennaio 2013, dalle 10:00 alle 22:00.
Ingresso gratuito.
È possibile seguire in
Stream TV l’evento per tutta la sua durata connettendosi a http://www.ustream.tv/channel/mact-cact
How Many Drops For Chaos? è un'analisi che rivisita i concetti di ordine e caos, di fluidità e dicotomia
come punti cardine nelle Queer Theory.
Il motore principale che offre lo spunto di partenza di questa azione è la
connessione corpo/natura della Action
painting di Jackson Pollock, nella quale la rottura delle regole imposte
era rappresentata nell’apparente caotico vorticare del dripping.
Amae re-interpreta il dripping ma invece di estrometterlo dal corpo in
una danza sciamanica, lo fissa sul corpo stesso in una performance di auto
tatuatura, dove l'immagine delle gocce viene incisa sulla pelle senza mai
essere trasferita al di fuori del soggetto performante.
Il dripping di Amae è un lungo atto di riscrittura del derma, non più
controllato di quanto lo fosse la pittura di Pollock sebbene più statico. Le
gocce sfidano metaforicamente la forza di gravità, piovono dall’interno verso
la superficie epidermica. Un’azione che è rivolta a sublimare il concetto di
pittura come atto performativo e che lascia la sua traccia direttamente sul
corpo, luogo simbolo di unicità e micro universo testimone di fluida e costante
trasformazione.
In occasione della performance How Many Drops For Chaos?, nell’ambito
di MYBODYISYOURBODYPROJECT che si terrà al MACT/CACT, Amae e
Pier Giorgio De Pinto presenteranno a pubblico e stampa il nuovo progetto 58
(+1) INDICES ON THE BODY - Emulazione come mimetismo del transito nella arte
performativa. Immedesimazione e conflitto tra identità e alterità.
IL CORPO IN 58 PERFORMANCE AD ALTA TECNOLOGIA.
Il collettivo artistico Amae e l’artista Pier Giorgio De Pinto presentano
un imponente progetto che trova le sue origini nel trattato 58 indices sur le corps (N.d.R. “58
indici sul corpo”), scritto nel 2006 da Jean Luc Nancy e relativo al suo libro Corpus.
Il progetto titolato 58 (+1)
INDICES ON THE BODY - Emulazione come mimetismo del transito nella performance
art. Immedesimazione e conflitto tra identità e alterità si presenterà come
un excursus sul corpo contemporaneo e i suoi limiti/potenziali in una
prospettiva che appiattisce la gerarchia artista-audience grazie all’utilizzo
dei processi di emulazione performativa. Processi in grado di scatenare
conflitti che inducono ad un approccio critico invece che ad una mera mimesi
comportamentale.
I temi cari al collettivo Amae e a De Pinto quali la transitorietà, il
transfer, l’alterità, il virtuale, le Queer
Theory saranno l’anima del progetto che, traendo spunto dai 58 indici di
Nancy, si farà carico di una modalità di presentazione creativa che culminerà
in una serie di 58 (più una) performance. Le performance affronteranno l’idea
di corpo da un punto di vista fisico, filosofico, biologico, mentale,
emozionale, sociale, educativo, economico e culturale.
Amae e De Pinto uniranno letteralmente i loro corpi dimostrando non
soltanto la contiguità/l’interruzione occupata/conquistata da ciascuno dei due
corpi ma formando anche un corpo/corpus
unicum, laddove si andrà a presentare l’estensione fisica, filosofica e
mentale del corpo in azione, in movimento. Saranno corpi messi in condizione di
mutazione e transito: una premessa tecnologica, biologica, politica che
consentirà:
1__di mettere in
discussione l’idea di corpo contemporaneo stesso verso una nuova conoscenza/coscienza
da parte del pubblico e dagli addetti ai lavori che si accosteranno al
progetto.
2__di raccontare
il cambiamento culturale della comprensione del termine “corpo”, ormai resosi
necessario per l’accettazione delle sue mille sfumature.
3__di esplorare
con coraggio il proprio io per raccontare l’uomo sociale contemporaneo.
4__di mettere a
fattor comune una enorme quantità di dati raccolti e sintetizzati in un testo
che permetta di dare finalmente risposta ai tanti quesiti circa una promessa di
responsabilità verso tutte le sue sfaccettature, di cui si compone l’uomo
sociale contemporaneo.
La lunga serie di performance condurrà il visitatore attivo (quindi non
spettatore passivo) ad essere egli stesso fautore di quei pensieri, di quelle
azioni, in modo che possa più facilmente decretarle come proprie.
Nel corso di 58 (+1) INDICES ON THE
BODY, il corpo Amae/De Pinto metterà lo spettatore in condizione di
interazione attiva con i performer attraverso l’utilizzo di tecnologie e
software nati per scopi commerciali e/o scientifici e piegati alla pratica
artistica in veste nuova e inedita. Tra questi ricordiamo: l’utilizzo dei QR code come diffusore virale di
messaggi, testi, animazioni e video. L’utilizzo di installazioni
video-interattive ed audio interattive. In questo caso verranno utilizzati
alcuni software quali Processing, G-Force, Aeon e Whitecap della Soundspectrum
e ASCII Projektor. Verranno
utilizzati anche software di gestione per la realtà aumentata quali FLARToolkit.
Amae/Davide Allieri - MYBODYISYOURBODYPROJECT (HOW MANY DROPS FOR
CHAOS?)
Live performance on Saturday 26 January 2013 from 10.00 a.m. until 10.00 p.m.
Free entry
Stream TV broadcast
http://www.ustream.tv/channel/mact-cact
Free entry
Stream TV broadcast
http://www.ustream.tv/channel/mact-cact
"How Many
Drops For Chaos?" analyses concepts such as order and chaos, fluidity and
polarity, all as a pivot points of Queer
Theory. The origin of this action is the connection between body and nature
in Jackson Pollock’s action painting, where the breaking of rules was
represented in what seemed to be a chaotic vortex of his drip painting.
Amae re-interprets
these drip paintings but rather than the drips being ejected from the painter
onto the canvas in a shamanic dance, Amae anchors it to the body in a
performance of self-tattooing, where the image of the drops is cut into the
skin without ever being transferred out of the performer.
Amae’s dripping is
an extended action of the re-writing of the derma, though no more controlled
than Pollock’s painting it is more static. The drops metaphorically defy the
force of gravity, they rain from the inside towards the epidermis, not unlike
the effect of the orbit of the moon on the ocean tide. This is an action
intended to subvert the concept of painting as a performance action in that it
leaves its trace directly on the body. The body becomes a microcosm that is
testimony to fluid and constant transformation.
On the occasion of
the performance How Many Drops For Chaos?,
in the framework of MYBODYISYOURBODYPROJECT
taking place at MACT/CACT, Amae and Pier Giorgio De Pinto will present to the
attending public and journalists the new project 58 (+1) INDICES ON THE BODY –
Emulation as mimicry of transit within performance art. Empathy and conflict
between identity and otherness.
THE BODY IN 58
HIGH TECHNOLOGY PERFORMANCES.
The artistic
collective Amae and the artist Pier Giorgio De Pinto present an impressive
project, whose topics come from the treaty 58 indices sur le corps (Editor’s
note “58 indices on the body”), written in 2006 by Jean Luc Nancy and related
to his book Corpus.
The project
entitled 58 (+1) INDICES ON THE BODY - Emulation as mimicry of transit within
performance art. Empathy and conflict between identity and otherness will
be an excursus on the contemporary body and its boundaries/potentials in a
perspective that flattens the hierarchy between artist and audience through the
process of emulation. This would enable the audience to unleash conflicts,
which push towards a critical approach instead of a simple behavioural mimicry.
The themes
preferred by the collective Amae and by De Pinto such as transience, transfer,
otherness, virtuality, Queer Theory will be the very soul of the project, which
– inspired by the 58 indices by Nancy – will take charge of a method of
creative presentation leading into a series of 58 (plus one) performances. The
performances will focus on the idea of body from the physical, philosophical,
biological, psychological, emotional, social, educational, economical and
cultural point of view.
Amae and De Pinto
will literally fuse their bodies, not only to demonstrate the occupied/achieved
contiguity/interruption by each body, but in order to bring to life a
body/corpus unicum: here the
physical, philosophical and psychological extension of the body in action will
find its shape. These will be bodies put into a condition of mutation and
transience: a technological, biological and political introduction will allow:
1__to stimulate discussion around the idea of the contemporary body itself in
pursuit of a new awareness of the agents engaged with the project.
2__to communicate the cultural change required to broaden the under standing
of the word “body”.
3__the various agents to bravely explore their own selves, in order to be able
to engage with the discourse about the contemporary social human being.
4__to put together an enormous quantity of data, collected and synthesised
into a text (corpus), which must give due consideration to all facets from
which the contemporary human being is built.
The long series of
performances will cause the active visitor to be themselves author of those
thoughts, of those actions and integrate them all.