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04 January 2015

JE SUIS PRÊT di Giuseppe Carrubba per Valter Luca Signorile

Testo di Giuseppe Carrubba sulla performance Je suis prêt (2014) di Valter Luca Signorile eseguita dallo stesso autore in occasione del vernissage della sua mostra personale KEIN KÖRPER.




Ph. Pier Giorgio De Pinto © PRO LITTERIS / Zürich




JE SUIS PRÊT

Io sono pronto. È lattimo quando la sospensione e lattesa, di qualcosa che sta per avvenire, annunciano la tensione, per poi approdare in una dimensione senza tempo, nella quale la vita dà forma ad unidea, una necessità che arriva ad essere estensione del corpo e forma materiale.
Nasce così la messa in scena nella quale il corpo e limmagine diventano dispositivi simbolici, la metafora dellumano e del divino, ma anche una verifica personale e sociale.
Nel nostro tempo il controllo e lesposizione del corpo equivalgono alla sua formazione e trasformazione, che si affermano nella destrutturazione linguistica. Nellarchivio fotografico mediatico il corpo è diventato liquido, più morbido alle forme e sfugge ad unimmagine efficace e statica. Nel momento in cui il corpo viene socializzato e diventa qualcosa da mostrare, il suo controllo totale risulta irrealizzabile.
In questo modo se il corpo perde forma è più trasformabile ma, in maniera paradossale, può svelare resistenze e risorse inquiete, mediante un processo che ci conduce a rincorrere ciò che è fuggevole e, contemporaneamente, a cercare di eludere qualcosa a cui non possiamo sottrarci.
Mostrare il corpo in azione o nella sua immanenza, con lesplicitazione di un pensiero non violento è, sicuramente, a livello intellettuale, provocatorio e minaccioso, in quanto mette in dubbio valori e modelli tradizionali, per favorire energie psico-fisiche di liberazione insieme allacquisizione del limite e della fragilità umana.
Il corpo prende forma o perde forma in rapporto alla nostra esperienza di vita, perché è nella relazione che sperimentiamo la verità: prendiamo forma quando il corpo è preso da un altro.
Larte della performance rappresenta un modo di estendere lidentità umana, in cui emerge una cultura del tutto intorno e delle relazioni. La costruzione del sé che partiva da un punto, la posizione del soggetto in rapporto alla gabbia prospettica umanista, ha subito uno slittamento circolare e morbido, dentro un circuito elettrico di connessioni e interazioni.
Questa cultura materiale ha determinato un processo creativo polisemantico, che prevede lannullamento del soggetto, come modello forte e istituzionale, e favorisce diverse possibilità di vita.
In questo modo lopera darte è significativa in rapporto allumanità, perché traccia un itinerario di relazioni a tema, personali e sociali, tra unopera e laltra, levento di una mostra ed un progetto performativo, dentro una dinamica che oscilla tra contemplazione e fruizione.


Ph. Pier Giorgio De Pinto © PRO LITTERIS / Zürich


Je suis prêt è la performance che lartista Valter Luca Signorile presenta al MACT/CACT Arte Contemporanea Ticino, in occasione dellinaugurazione della sua personale dal titolo emblematico: KEIN KÖRPER (Nessun corpo), una ricostruzione poetica della sua multiforme esperienza artistica, legittimata dallo sviluppo di un pensiero civile, filosofico e teologico, in relazione ad una produzione, irregolare ed anti-accademica, che utilizza la tecnologia di massa ma anche la manualità espressiva.
La performance Je suis prêt è unallegoria di lunga durata, dal tramonto allalba, un viaggio nella notte per incontrare lalterità, in rapporto al mistero enigmatico che guida luomo verso forze esterne e contrapposte, differenti ma complementari.
Lazione performativa trae spunti evocativi dallepisodio biblico che riguarda la lotta contro un essere soprannaturale, un episodio enigmatico della Genesi: Giacobbe contro langelo.
Lesibizione estenuante implica una sfida, che riguarda la restrizione e la determinazione del sé; in questo senso si vuole liberare il proprio corpo ma nello stesso tempo è lo stesso corpo che inchioda. La messa in atto rimanda al tema dellopposizione, nel quale la poetica del decostruire per costruire, mediante un lavoro ripetitivo, che circoscrive e vincola, rappresenta un modo per affermare la metafora del trauma che inevitabilmente rimanda a livelli di debolezza, perché è anche nella forza che la fragilità si insinua.
Lartista in questo contesto recupera la sua dimensione spirituale secondo un approccio laico, dove la tradizione contribuisce a recuperare un approccio magico che lo conduce allastrazione della realtà per percepire linvisibile. Nella natura delle cose lincontro-scontro, lunione e la separazione, la notte ed il giorno, lumano e il divino, sono elementi necessari ma destinati ad essere circoscritti nella loro collocazione fisica e simbolica.
Je suis prêt è un processo di tempo catartico, quando la natura profonda viene disvelata mediante una danza romantica e primordiale, in cui il momento con lAltro, temuto e desiderato, dimostra anche lincapacità, il bisogno di un rifugio in una speranza di salvezza.


Giuseppe Carrubba, 2014



Ph. Pier Giorgio De Pinto © PRO LITTERIS / Zürich




04 October 2014

SE IL CORPO PERDE FORMA / Lecture by Giuseppe Carrubba / Saturday 7 February 2015 at 5.00 p.m.



The artist Valter Luca Signorile (left) and the art critic Giuseppe Carrubba (right)




SE IL CORPO PERDE FORMA.
Arte irregolare e annullamento del soggetto. La ricerca artistica in Valter Luca Signorile.


Lecture (in Italian) by Prof. Giuseppe Carrubba in the presence of Valter Luca Signorile.

The discussion moderator is Mario Casanova


SATURDAY 7 FEBRUARY 2015 at 5.00 p.m.


Free entry

Light refreshments to follow.


MACT/CACT Arte Contemporanea Ticino
Via Tamaro 3
CH-6500 Bellinzona
info@cacticino.net
www.cacticino.net




Valter Luca Signorile (1965), Der Steinwächter, video, 2014. Copyright Valter Luca Signorile.



SE IL CORPO PERDE FORMA.
Arte irregolare e annullamento del soggetto. La ricerca artistica in Valter Luca Signorile.


Conferenza del Prof. Giuseppe Carrubba con la presenza dell’artista Valter Luca Signorile.

Moderatore è Mario Casanova

SABATO 7 FEBBRAIO 2015 alle ore 17:00



Entrata gratuita

Segue rinfresco.



MACT/CACT Arte Contemporanea Ticino
Via Tamaro 3
CH-6500 Bellinzona
info@cacticino.net
www.cacticino.net






27 September 2014

KEIN KÖRPER / Valter Luca Signorile / 29 November 2014 - 8 February 2015




Scorri verso il basso per la versione in italiano








KEIN KÖRPER
Valter Luca Signorile

Vernissage Saturday 29 November 2014 at 5.30 p.m.

29 November 2014 - 8 February 2015
Fri-Sat-Sun, 2.00 – 6.00 p.m.

The exhibition remains closed from December 24th, 2014 to January 2nd, 2015.


KEIN KÖRPER (No Body) is the title that Valter Luca Signorile (1965) has chosen for his first one-man show at the MACT/CACT, which follows up on several participations in thematic exhibitions in the same venue. KEIN KÖRPER also constitutes the synthesis between many of the topics on which this Piemontese artist has been working for years and which all contribute to piecing the overall dimension of his work together and putting it into context: i.e. superimposing his personal, internal and intimate involvement on his political and civic experience and consequently melding them together.
Signorile is part of the increasingly densely populated legion of artists who have never attended an art school or academy, shifting didactic criteria onto their personal interests and piecing their art together without being obliged to comply with a school of thought deriving from the academies, which these days is often actually counterproductive for those whose thinking takes place in the framework of an energetically statist and merely institutional political context, where an increasingly strict role is played by that aspect of culture that acts as a straitjacket, as regime-approved academism and as market preponderance.
This relationship he nurtures with creativity, by its very nature based inevitably on symbolic and surreal expressiveness, generates works in which technique is forcefully – and fortunately – subjected to the artist’s existential dimension, almost as though his creative process were to derive from automatic internal magmatic forms and proceed to take on other more communicative shapes, somewhere between the subconscious and the world of the living.
While these genetic issues are not necessarily rooted in a chronology traceable to recent history, Signorile’s art nevertheless touches on expressionism, symbolism and symbology: on surrealism as a form of removal and as elements of philosophical abstraction.

These iconological issues and the artist’s interpretation of form provide a link to more savage anti-academic approaches: a non-scholastic artistic morphology, as well as a freedom of expression emancipated from all forms of induced culture. Liberating art, liberating ourselves and setting thought free from the bond with its form constitute a process that leads to radically subjective, almost anti-cultural physiognomies reminiscent of Body Art, Fluxus, Dada, Art Brut and other recent forms of Neo-Expressionism. We interpret these connotations, which we have often identified in young artists, but also in their more established peers, as the basis of a curatorial thinking that aims at studying non-culture or the phenomena of rebellion against the universality of the bourgeois and institutional Enlightenment.
Comparable cases assimilated by the concept of extra-ordinariness in considering a perfect creation, construed as the refined expression of an inner ontology, can be found not only in recent art history, where they are expressed by the liberating movements listed above, but also in classical times, when symbolism, mythology and the grotesque constituted motives of contrast with the reigning culture: these are issues that the human race has tackled over the centuries whenever it has got to grips with the confrontation between the vision and representation of impossible worlds, of the infinite with finite spaces and of inner rebellion.

KEIN KÖRPER stands for a thread of discourse between concept and representation, of the upheaval towards human abstraction, catharsis, where even the relationship between cause and effect is skilfully overturned by the artist, who uses this exhibition to present not so much a work to be developed room by room as a thematic experience.

JE SUIS PRÊT (2014), performance by and with Valter Luca Signorile, from the sunset of Saturday 29 November throughout the sunrise of Sunday 30 November 2014.

SE IL CORPO PERDE FORMA. Arte irregolare e annullamento del soggetto. La ricerca artistica in Valter Luca Signorile. Lecture (in Italian) by Giuseppe Carrubba. The artist will be present. Saturday 7th of February 2015 at 5.00 p.m.

Mario Casanova, 2014 [translation Pete Kercher]




MACT/CACT Suisse enjoys the financial and cultural support of Republic and Canton of Ticino/Swisslos, MIGROS percento culturale, Alfred Richterich Stiftung Kastanienbaum, Friends of MACT/CACT, City of Bellinzona, the Artists.






Valter Luca Signorile (1965), Der Steinwächter, video, 2014. Copyright Valter Luca Signorile.






KEIN KÖRPER
Valter Luca Signorile

Vernissage Sabato 29 novembre 2014 dalle 17:30

29 novembre 2014 - 8 febbraio 2015
Ve-sa-do dalle 14:00 alle 18:00

L'esposizione rimane chiusa dal 24 dicembre 2014 al 2 gennaio 2015.


KEIN KÖRPER (Nessun corpo) è il titolo che Valter Luca Signorile (1965) ha dato alla sua prima personale al MACT/CACT, dopo alcune sue presenze in mostre tematiche in questo Istituto. KEIN KÖRPER rappresenta anche la sintesi di molti suoi temi, attorno ai quali l’artista piemontese lavora da anni, e che vanno a ricostruire e contestualizzare la dimensione totale della sua opera; cioè la sovrapposizione e la conseguente fusione tra esperienza personale, interiore e intima, e vissuto politico-civile.
Signorile è parte di quella sempre più folta casistica di artisti che non hanno mai frequentato una scuola o un’accademia d’arte, spostando i criteri didattici sull’interesse personale e costruendo la loro arte senza dover inseguire una scuola di pensiero di radice accademica oggi spesso deleteria per il pensiero all’interno di un contesto politico fortemente statalista e meramente istituzionale. È sempre più forte, infatti, la cultura come camicia di forza, l’accademismo di regime e la preponderanza del mercato.
Da questo suo rapporto con la creatività, basato inevitabilmente per sua natura sull’espressività simbolica e surreale, nascono opere in cui la tecnica è fortemente e fortunatamente soggiogata alla dimensione esistenziale dell’artista, quasi il processo creativo provenisse da forme magmatiche interiori automatiche per assumerne altre più comunicative tra inconscio e mondo dei vivi.
Se questi aspetti genetici non affondano per forza le loro radici in una cronologia riconducibile a una storiografia recente, tuttavia l’arte di Signorile tocca l’espressionismo, il simbolismo e la simbologia; il surreale come forma di estraniamento ed elementi di astrazione filosofica.

Gli aspetti iconologici e la lettura della forma rimandano a universi più selvaggi legati all’antiaccademismo; una morfologia artistica non scolastica, così come anche una libertà espressiva emancipata da qualsiasi cultura infusa. Liberare l’arte, liberarsi, sciogliere il pensiero dalla sua forma assume fisionomie radicalmente soggettive e quasi anti-culturali che ci ricordano Body Art, Fluxus, i Dada, l’Art Brut o altre forme di Neo Espressionismo recente. Queste connotazioni che spesso abbiamo identificato in artisti giovani, ma anche in altri più consolidati, sono per noi la base di un pensiero curatoriale mirato allo studio della non-cultura o a fenomeni di ribellione nei confronti dell’universalità illuminista, borghese e istituzionale.
Casi simili assimilati dal concetto di extra-ordinarietà nella considerazione di una creazione perfetta, intesa quale raffinata espressione di un’ontologia interiore, sono da trovare non solo nella storia dell’arte recente attraverso quei movimenti liberatori citati sopra, bensì anche in periodi antichi, laddove simbolismo, mitologia e grottesco costituiscono motivi di contrasto con la propria cultura: temi che il genere umano ha affrontato durante i secoli nell’incontro tra visione e rappresentazione di mondi impossibili, dell’infinito entro lo spazio finito, della ribellione interiore.

KEIN KÖRPER sta a indicare un filo discorsivo tra concetto e rappresentazione, del turbamento verso l’astrazione umana, la catarsi, laddove anche il rapporto causa/effetto viene abilmente ribaltato dall’artista, che presenta, all’interno di questa mostra, un percorso tematico prima che un lavoro da sviluppare per sale.

JE SUIS PRÊT (2014), performance di e con Valter Luca Signorile, dal tramonto di sabato di 29 novembre all'alba di domenica 30 novembre 2014.

SE IL CORPO PERDE FORMA. Arte irregolare e annullamento del soggetto. La ricerca artistica in Valter Luca Signorile. Conferenza di Giuseppe Carrubba con la presenza dell’artista. Sabato 7 febbraio 2015, ore 17:00.

Mario Casanova, 2014 























































MACT/CACT Arte Contemporanea Ticino è sostenuto finanziariamente e culturalmente da Repubblica e Cantone del Ticino/Swisslos, MIGROS percento culturale, Alfred Richterich Stiftung Kastanienbaum, Amici del MACT/CACT, Città di Bellinzona, gli Artisti.