14 October 2014

I AM LIKE GLASS / Long-duration performance by and with Valter Luca Signorile / Turin, Saturday 8 November 2014, from 4.00 to 9.00 p.m.



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I AM LIKE GLASS

Long-duration performance by and with Valter Luca Signorile

Turin, Emergency Exit of the Cinema Nazionale
Corso Vittorio Emanuele II, at via Carlo Alberto (near the Porta Nuova railway station)

Saturday 8 November 2014, from 4.00 to 9.00 p.m.


I AM LIKE GLASS (2014) is the new video installation with a long-duration live performance by Valter Luca Signorile (1965), which breaks away from the pure style of performance art to blend the corporal gesture of the moment with a video element prepared in advance.
It is on this extenuating (in terms of duration) dialogue between the present (the performance) and the past (the recorded video) that Signorile concentrates the meaning of this essentially contextual work, translating the historical and historiographic aspect of events and contingencies that are repeated today, just as happened in the past.
Inside a monitor placed on the floor, the artist – we can only see his face, which was recorded previously – declares “LA NOSTRA COSCIENZA NON È ASSOLUTAMENTE TRANQUILLA (OUR CONSCIENCE IS ABSOLUTELY NOT CLEAR)”. Recorded and so etched into the artist’s socio-cultural awareness, this phrase functions in the framework of a tremendous set of nefarious historical references to Italy’s time under Mussolini as a variation on the theme of “la nostra coscienza è assolutamente tranquilla (our conscience is absolutely clear)”, the phrase pronounced by Benito Mussolini from the balcony of Rome’s Palazzo Venezia on 12 June 1940, when he announced Italy’s declaration of war.
On a block of ice, Valter Luca Signorile stands motionless yet precarious as his support melts away from under his feet. Representing the inability to (re)act to the unfolding of historical events protracted by their social and political times, this immobility is also representative of man’s inability to utter a free word and formulate autonomous thoughts, while the recorded voice, its litany and the repetition outside the line of the observer’s sight denounce the obscurity of an induced model of thinking and of conscience, capable of inhibiting the actor’s will – our will – and putting the individual conscience to a dire test vis-à-vis reckless collective unconsciousness. This explains why the historical reference appears to be circumscribed to the times of the Fascist purges, although Signorile’s thinking extends to take in the entire period in history that witnessed such social dramas, where the sense of absurdity translates easily and nearly always into the sense of destruction of the human species, of thinking, of all races (of culture through the arts) that have always been constituted by the times when human intellect has been open and clear, and against which the dark foreboding political power lashes out with frustrated forms of cannibalism and of violence that destroys humanity.

This is what Signorile himself has to say about his performance work:

By ceaselessly repeating the modified version of Mussolini’s phrase OUR CONSCIENCE IS ABSOLUTELY NOT CLEAR, the voice transfers to the mute, motionless being a cognitive certainty of just how real is the possibility that mistakes will be repeated. Every firmness or hesitation, every inertia or decision puts the body on an apparently solid element that is actually slippery, destined to melt before being formed once again, maybe with a different shape, but still potentially dangerous.
This is therefore a suggestion: to pay attention to feeling like glass, a transparent, fragile simulacrum, impenetrable, wonderful and prone to shatter, an inner voice that, like an echo, reminds us of our responsibilities as participants in history.

Valter Luca Signorile will also play a lead role in the one-man show KEIN KÖRPER due to open at the MACT/CACT on 29 November. The event will be marked by the publication of Cahier d’Art #8 dedicated to him.

This event is supported and promoted by MACT/CACT Switzerland.

Mario Casanova, 2014 [translation Pete Kercher]




Ph Mattia Desogus, 2014




SONO COME IL VETRO

Long-duration performance di e con Valter Luca Signorile

Torino, Uscita di emergenza del Cinema Nazionale
C.so Vittorio Emanuele II, angolo via Carlo Alberto (zona Stazione FS Porta Nuova)

Sabato 8 novembre 2014 dalle 16:00 alle 21:00



SONO COME IL VETRO (2014) è la nuova installazione video con intervento performativo a lunga durata di Valter Luca Signorile (1965), che prescinde dallo stile puro del performare, fondendo il gesto corporale del momento con un elemento video precedentemente realizzato.
Ed è proprio su questo dialogo estenuante (per la sua durata) tra presente (performance) e passato (video registrato) che Signorile concentra il senso di quest’opera fondamentalmente contestuale, traducendo l’aspetto storico e storiografico di avvenimenti e contingenze che si ripetono oggi, così come accadevano allora.
Entro un monitor posato a terra, l’artista, di cui è visibile solo il volto precedentemente registrato, declama “LA NOSTRA COSCIENZA NON È ASSOLUTAMENTE TRANQUILLA”. Questa frase registrata e quindi incisa nella presa di consapevolezza socio/culturale dell’artista è, all’interno di un tremendo gioco dei rimandi storici e bui dell’Italia mussoliniana, la variazione di “la nostra coscienza è assolutamente tranquilla”, frase che lo stesso Benito Mussolini pronunziò il 12 giugno 1940 da Palazzo Venezia, annunciando così l’entrata in guerra dell’Italia.
Su di un blocco di ghiaccio Valter Luca Signorile rimane immobile ma precario nel suo sciogliersi sotto i suoi piedi. L’immobilismo, a rappresentare l’incapacità di (re)azione di fronte al decorso degli avvenimenti storici scanditi e protratti dal tempo sociale e politico, è pure rappresentativo dell’incapacità dell’uomo di proferire libera parola e formulare pensieri autonomi, mentre la voce registrata, la sua litania e la ripetizione fuori campo denunciano l’oscurità di un modello indotto di pensiero e di coscienza, capace di inibire la volontà dell’attore, la nostra volontà, mettendo a dura prova la coscienza individuale di fronte all’incoscienza collettiva. Ecco che il riferimento storico è apparentemente circoscritto ai tempi delle purghe fasciste, anche se la riflessione di Signorile si estende all’arco storico testimone dei drammi sociali, laddove il senso di assurdità della vita si traduce facilmente e quasi sempre nel senso di distruzione del genere umano, del pensiero, delle razze (della cultura attraverso le arti), che da sempre rappresentano i tempi di apertura e di chiarezza intellettuale, e contro i quali il buio potere politico si scaglia con forme frustrate di cannibalismo e di violenza distruttiva dell’umanità.

Così si esprime lo stesso Signorile circa la sua opera performativa:

La voce, tramite la ripetizione incessante della frase di Mussolini ricorretta LA NOSTRA COSCIENZA NON È ASSOLUTAMENTE TRANQUILLA, trasferisce all’essere muto e immobile una cognitiva certezza di quanto sia effettivamente reale l’eventualità di replicare errori. Ogni fermezza o esitazione, ogni inerzia o decisione porranno il corpo su un elemento apparentemente solido ma scivoloso, destinato a liquefarsi per poi riformarsi forse anche in altra forma, ma pur sempre potenzialmente pericolosa.
Un suggerimento, quindi, a prestare attenzione al sentirsi come vetro, simulacro trasparente e fragile, impenetrabile, meraviglioso e frantumabile, voce interiore che come eco rimanda alle responsabilità di fronte alla partecipazione alla Storia.

Si ricorda che Valter Luca Signorile sarà protagonista della mostra personale KEIN KÖRPER che aprirà al MACT/CACT il prossimo 29 novembre. Per l’occasione uscirà il Cahier d’Art #8 a lui dedicato.

Questo evento è sostenuto e promosso da MACT/CACT Svizzera.

Mario Casanova, 2014





All photos by / tutte le fotografie sono di Pier Giorgio De Pinto © PRO LITTERIS / Zürich



























































































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